In Antonella si avverte l’anelito di chi conosce l’animo umano, di chi sa guardarsi dentro, di chi, dopo aver infranto le corazze che aveva indossato, si mette a nudo fino a toccare le proprie fragilità. In “Ieri e oggi” dice: “… ero gagliarda ricca di meraviglia ad un passo dal sole: oggi sono carne e sangue”. […] Ritroviamo in questa silloge i temi classici delle precedenti raccolte (ben cinque) qui espresse con una diversa consapevolezza e sensibilità. Gli affetti puri sono lì – la madre, il compagno di vita, i figli, i nipoti, i suoi amati gatti – ma Antonella è ancora una volta lucidamente consapevole della mutevolezza dei sentimenti che lei stessa ha trasformato attribuendogli un valore e una sostanza nuova.